Bianca Berlinguer denuncia su Instagram un’incursione di giovani alla proiezione del film sul padre: le offese e il caos in sala.
Bianca Berlinguer, figlia di Enrico Berlinguer, attraverso un post su Instagram ha denunciato un episodio avvenuto alla proiezione del film sul padre.
Un gruppo di giovani, descritto come rumoroso e irrispettoso, ha interrotto la visione del lungometraggio dedicato al leader storico del partito Comunista in Italia. Ecco cosa è successo.
L’irruzione e il caos in sala: la denuncia di Bianca Berlinguer
Secondo quanto riportato da Open, sembrerebbe che un gruppetto di ragazzi tra i 14 e i 15 anni avrebbe fatto irruzione nella Sala 3 del cinema, già iniziata la proiezione.
Incappucciati hanno attraversato lo spazio davanti allo schermo tra urla e sputando a terra, disturbando gli spettatori. Non solo: sono state pronunciate offese gravi come “comunisti di merda“, con l’aggiunta di insulti verso una giovane di origine straniera presente tra il pubblico.
La situazione è degenerata quando i ragazzi hanno spalancato le porte “per far entrare altri ragazzi“, aumentando il caos.
Tra i nuovi arrivati, uno si è addirittura presentato con un monopattino, contribuendo ulteriormente al disordine. La sala si è trovata costretta a sospendere la proiezione, mentre una spettatrice ha prontamente chiamato il 112 per richiedere l’intervento delle autorità.
La reazione sui social
Bianca Berlinguer, attualmente conduttrice Mediaset, ha deciso di riportare l’accaduto condividendo un racconto dettagliato ricevuto da uno spettatore.
La figlia di Enrico Berlinguer ha che la descrizione dei fatti parli da sé. “Ciascuno tragga le sue conclusioni“, ha aggiunto.
Sotto il post, numerosi utenti hanno espresso solidarietà e indignazione verso l’accaduto, lasciando messaggi indirizzati alla conduttrice. “Non può essere definita una ragazzata perché sapevano benissimo cosa urlare agli spettatori“, ha scritto un utente.
Un altro commento ha espresso dure critiche verso i giovani coinvolti: “Un abbraccio, Bianca. I topi sono usciti fuori dalle fogne, dopo che erano stati ricacciati nelle fogne stesse, a calci in culo. Ci torneranno a calci in culo“.
Altri hanno riflettuto sul ruolo dei genitori: “Se fossi genitore di questi personaggi come minimo sarei imbarazzato, deluso, incazzato… per fortuna non lo sono. Bloccare e condannare sul nascere questi gesti…“.